15 Giu 2015

L’autostrada A4 (detta anche Serenissima nel suo tratto centrale) attraversa da ovest a est l’intera pianura padana, partendo da Torino, passando per Milano e terminando a Monfalcone, da cui prosegue verso Trieste.
La caduta dei confini e l’ingresso nell’Unione Europea di paesi come la Romania ha incrementato il traffico su gomma in maniera esponenziale in particolare nel nord’est dell’Italia. Nel tratto Venezia – Trieste il transito di mezzi pesanti nel 2008 è aumentato del 16% (circa 913 000 mezzi pesanti), mentre l’aumento del traffico complessivo è stato del 105% dal 2004 al 2008.
In questo tratto, gestito da Autovie Venete, l’autostrada per circa 120 km ad oggi si riduce a due sole corsie oltre alla corsia d’emergenza . Il tratto è per sessanta chilometri in territorio veneto, la cui ultima uscita di Portogruaro coincide con la parte iniziale della autostrada A28, sino ad entrare in Friuli-Venezia Giulia in provincia di Udine per proseguire poi verso la provincia di Gorizia e Trieste.
L’aumento esponenziale del traffico negli ultimi 10 anni ha determinato la volontà di procedere con celerità alla progettazione della 3a corsia dell’autostrada A4 Venezia – Trieste tramite l’allargamento bilaterale della sede preesistente, con l’avvio dei lavori già in corso sul tratto Villesse – Gorizia e da circa un anno e mezzo sul primo tratto che da Quarto d’Altino (Venezia) giunge dopo 19 chilometri al casello di Noventa di Piave. I lavori su questo tratto autostradale hanno implicato la demolizione ed il rifacimento di tutte le opere connesse, tra cui, cavalcavia, ponti, sottopassi, tombini e scoli, nonché il l’adeguamento degli svincoli, caselli, diversi cavalcavia e nuovi sottovia, alcuni ponti tra cui l’opera più significativa quello sul fiume Piave.
Sui nuovi rilevati in vicinanza ai centri abitati sono state previste innovative barriere antirumore in calcestruzzo d’argilla espansa d’altezze variabili dai tre ai cinque metri, di cui gli ultimi due, oltre i tre metri d’altezza in trasparenza.
La barriera antirumore, attualmente in fase di realizzazione su questo primo tratto autostradale Quarto d’Altino – San Donà, copre una lunghezza lungo i due sensi di marcia di 10 chilometri circa, ciò va ad avvallare la particolare attenzione e sensibilità che il gestore Autovie Venete ha voluto adottare nei confronti degli abitanti dei paesi e dei piccoli nuclei abitati presenti lungo il tratto autostradale sul abbattimento acustico, fortemente condizionato da un fortissimo passaggio di autoveicoli, in particolare di mezzi pesanti.
La barriera di calcestruzzo d’argilla espansa fino a tre metri d’altezza è prodotta dalla Edil Leca spa di Valvasone (PN) ed è costituita da pannelli prefabbricati in calcestruzzo armato e piastre fonoassorbenti di calcestruzzo d’argilla espansa solidarizzate al pannello in c.a. denominate Fonoleca Quadro; il pannello antirumore lateralmente è predisposto con due apposite scanalature per nascondere sul lato ricettore, l’aletta della putrella in acciaio HEA 200.Le piastre Fonoleca Quadro prodotte con un particolare calcestruzzo d’argilla espansa leca hanno una dimensione reale di 49 x 49×15 cm ed una figura ad “alveare” con quadrati tronco conici a profondità variabile che per la loro speciale configurazione ne aumentano la superficie di ricezione del suono fino ad 1,8 volte, Il loro valore di fonoassorbenza DLa è pari a ben18 dB; Le piastre Fonoleca Quadro nel caso specifico sono fornite in due colori alternati dal rosso al grigio, nei tratti lunghi di barriera sono state usate le piastre Fonoleca Quadro con i due colori a formare dei lunghi gradoni di gradevole aspetto al percorrere del tratto autostradale.

Ing. Denis Padoani.